domenica 31 luglio 2011

manuale di sopravvivenza 4 - farsi un bagno . taking a bath

Let's say one wants to take a bath.

  • Consider to keep the level of the water rather shallow: you'll most probably have to lean your well white leg on the edge of the bath tub, but it may slide down if your abdominals are not very well trained, therefore a low level of water helps in case of a loss of control.
  • Prefer some degrees less than usual as for the water temperature: you'll be indeed sweating for most of the time while washing your previous sweat off.
  • Concentrate on your belly: it is the very core of this bathing dance/fight you find yourself involved, without it you won't be able to accomplish any single needed action.
  • Pay attention to getting out of the bath tub: by the time you are done, you're most probably very tired and need to force yourself to be careful. Find a sound support for your hands, breath in deeply, let your leg slip off the tub, lift you belly, throw your heart beyond the obstacle and in a while here you are sitting on the hub. Well done! End!



Mettiamo che uno desideri farsi un bagno.

  • Considera di tenere il livello dell'acqua piuttosto basso: molto probabilmente dovrai appoggiare la tua bianchissima gamba sul bordo della vasca ma potrebbe scivolare, soprattutto se i tuoi addominali non sono molto in forma, quindi il livello basso dell'acqua aiuta in caso di perdita di controllo.
  • Favorisci una temperatura dell'acqua leggermente più bassa del solito: suderai per la maggior parte del tempo lavandoti dal sudore precedentemente accumulato.
  • Concentrati sulla tua pancia: è il fulcro della danza/lotta del bagno in cui ti trovi coinvolto, senza di lei non saprai completare alcuna delle azioni necessarie.
  • Fai attenzione all'uscita dalla vasca: alla fine del bagno sarai probabilmente sfinito e dovrai sforzarti per mantenere l'attenzione. Trova un solido supporto per le tue mani, inspira profondamente, lascia che la gamba scivoli fuori dal bordo, alza la tua pancia, lancia il cuore al di là dell'ostacolo e in un attimo sei seduto sulla vasca. Bravo! Fine! 




18. wake . scia


Che vuoto non avere più segreti, ti scuoti e non fai nessun rumore.

Chissà se l'amore, come una perla, si forma sempre attorno ai resti induriti di vita?

La bellezza non ha spiegazione.

Per qualche istante eravamo sfuggiti al tempo - l'unica definizione di felicità che io conosca.

Non ci è dato scegliere i nostri demoni.

Come si può non desiderare di aver fatto le cose un po' meglio fin dal principio?


... ... ...

How empty to have no longer secrets, you shake yourself and produce no ssound.

Who knows maybe loves, like a pearl, forms around the hardened rests of life?

Beauty has no explanation.

For some moments we had escaped from time - the only definition I know of happiness.

It is not up to us to choose our demons.

How not be longing to have done things a bit better since the beginning?

Andrew Sean Greer
La storia di un matrimonio . The story of a marriage

venerdì 29 luglio 2011

20. metafore . metaphors

Some experiences are subtle and fascinating metaphors of the human condition, of life, of the unseen mystery that can only be guessed but not known. Some experiences are just a pain in the ass. Breaking a little, meaningless though needed bone of a foot at the end of July belongs to the second group.
Have a nice week-end!



Il postino di Neruda


http://www.youtube.com/watch?v=Qy-a12MRsCs


http://www.youtube.com/watch?v=KrxszxT5leg&playnext=1&list=PLB7FF7E625D950144


Alcune esperienze sono sottili e affascinanti metafore della condizione umana, della vita, del mistero invisibile che può solo essere intuito e non conosciuto. Alcune esperienze sono un rompimento di balle.  Rompersi un piccolo, insignificante ma necessario osso del piede a fine luglio appartiene alla seconda categoria. Buon fine settimana!



sean hayes powerful stuff

joe purdy wash away

giovedì 28 luglio 2011

21. noia . boredom

It is easy to face boredom under the limits of a broken foot. And even if I have a plan to keep myself busy and maximize the time I can enjoy recently, it is still kind of difficult not to indulge in apathy at times. Especially when I've just finished a book and still have its taste infusing in my soul and want to keep it and enjoy it for a while more, as if contemplating the wake of a ferry it's bringing me far. And I'm not ready to start another one immediately.
Here I link some websites I discovered these days, they don't share any common ground, I just stumbled in them following the hazard of boredom.
www.thelastmealsproject.com   
on the last meal of prisoners waiting to be executed and more about that penalty
http://www.leisuredive.com/
unusual dive
http://www.grapheine.com/bombaytv/
subtitle the video to create your story
http://photofunia.com/
to create montage


E' facile sperimentare la noia sottostando ai limiti di un piede rotto. Ed anche se ho un piano per tenermi occupata ed ottimizzare il tempo di cui godo in questi giorni, è comunque difficile non indulgere all'apatia a volte. Specialmente se ho appena finito un libro e ancora sento il suo sapore dissolversi piano e desidero tenerlo e gustarlo ancora un po', come se stessi osservando la scia di una barca che mi porta lontano. E non sono quindi pronta ad iniziarne un altro subito.
Qui elenco alcuni siti che ho scoperto in questo giorni, non hanno alcun minimo denominatore, semplicemente ci sono inciampata inseguendo gli azzardi della noia.

sull'ultimo pasto prima dell'esecuzione capitale
tuffi bizzarri
sottotitoli il video e crei la tua storia
http://photofunia.com/ 
creare fotomontaggi

mercoledì 27 luglio 2011

22. raccontar storie . telling stories

'It is the most difficult discovery, not really on the other, rather on ourselves. To realize that our life is an invention of ours: we wrote it and we believed in it.' 
Andrew Sean Greer, The story of a marriage




'E' la scoperta più difficile, non tanto sull'altro, quanto su noi stessi. Vedere che la nostra vita è una nostra invenzione, l'abbiamo scritta noi, e ci abbiamo creduto.' 
Andrew Swan Greer, Storia di un matrimonio, ed. Adelphi

22. a sofa with a view . divano con vista


the cow of wisdom . saggia mucca

martedì 26 luglio 2011

23. new foot resolutions . buoni propositi per il piede nuovo

Taking advantage of the next 23 days, when I'll be forced to stay home, I would like to:

  1. dedicate some time to the association so to catch up with the backlog
  2. walk at least 30 minutes in a row per day
  3. avoid internet as much as possible in this situation
  4. study Hebrew one hour per day, I need to refresh the poor knowledge I have
  5. be brave, take my violin out of its case and open page 1 of the beginners book; twenty years passed unnoticed and I want to dust it a bit. No ambition, just discipline.
  6. complete those 5 books laying on my night table
  7. put order in my bills
  8. be patient be patient be patient
  9. will I?
Approfittando dei prossimi 23 giorni, che passerò a casa forzatamente, vorrei:
  1. dedicare un po'  di tempo all'associazione in modo da recuperare gli arretrati
  2. camminare almeno mezz'ora di fila al giorno
  3. evitare internet per quanto possibile in questa situazione
  4. studiare ebraico un'ora al giorno, ho bisogno di rinfrescare la povera conoscenza che ne ho
  5. essere coraggiosa, togliere il violino dalla custodia  e aprire pagina 1 del libro  per principianti; sono passati con nonchalance 20 anni e voglio spolverarlo. Nessuna ambizione, solo disciplina.
  6. finire quei 5 libri che giacciono sul mio comodino
  7. sistemare le mie fatture
  8. portar pazienza portar pazienza portar pazienza
  9. ce la farò?

una solitudine troppo rumorosa . too loud a solitude

For thirtyfive years I've been working on wastepaper and this is my love story. For thirtyfive years I've been pressing wastepaper and books, for thirtyfive years I've been dirtying myself with fonts, so that I look like encyclopedias, of which I pressed surely something like thirty quintals, I am a jug full of dead and alive water, it is enough for me to lean a bit and beautiful thoughts, flow out from me, against my will I am educated and so I don't even know which thoughts of mine are indeed mine and come from myself and which of them I read, and so in these thirtyfive years I've been connecting to myself and with the world around me, because when I read I don't read indeed, I pop a beautiful sentence into my mouth and I suck it like a fruit drop, as if I sipped for a long time a little glass of liqueur, until the thought dissolves inside myself like alcohol, deep inside myself for such a long time that not only take up my heart and my brains, but it also streams into my veins until the  very end of the vessels. Like that, in just a month, I press an average of twenty quintals of books, but to find the strengths to do my holy job, for these thirtyfive years I've been drinking so much beer that this lager could create a fifty meters long pool, a pools park for Christmas's carps. Despite my will I became wise this way, and I am now in the process of realizing that my brains are made of 'pressed' thoughts, packs of ideas."
Too loud a solitude, Bohumil Hrabal



"Da trentacinque anni lavoro alla carta vecchia ed è la mia love story. Da trentacinque anni presso carta vecchia e libri, da trentacinque anni mi imbratto con i caratteri, sicché assomiglio alle enciclopedie, delle quali in quegli anni avrò pressato sicuramente trenta quintali, sono una brocca piena di acqua viva e morta, basta chinarsi un poco e da me scorrono pensieri tutti belli, contro la mia volontà sono istruito e così neppure so quali pensieri sono miei e provengono da me e quali li ho letti, e così in questi trentacinque anni mi sono connesso con me stesso e con il mondo intorno a me, perchè io quando leggo in realtà non leggo, io infilo una bella frase nel beccuccio e la succhio come una caramella, come se sorseggiassi a lungo un bicchierino di liquore, finché quel pensiero in me si scioglie come alcool, si infiltra in me così a lungo che mi sta non soltanto nel cuore e nel cervello, ma mi cola nelle vene fino alle radicine dei capillari. Così in un solo mese presso una media di venti quintali di libri, ma per trovar la forza per questo mio benedetto lavoro, allora in questi trentacinque anni ho bevuto tanta birra che questa lager formerebbe una piscina da cinquanta metri, un parco di peschiere per le carpe di Natale. Così contro la mia volontà sono diventato saggio, e sto adesso accertando che il mio cervello è fatto di pensieri lavorati dalla pressa meccanica, di pacchi di idee."
Una solitudine troppo rumorosa, Bohumil Hrabal, ed. Einaudi.

lunedì 25 luglio 2011

24. ogni limite ha una pazienza . every limit has a patience

"Io non ho pazienza, non l'ho avuta mai,
non parlarmi di un viaggio che poi non farai."
Come suggeriscono i miei amati Mercanti di liquore non parlerò del viaggio in Marocco che non farò. Zitta sul magico ecolodge che avevo individuato nel parco naturale del Toubkal, muta sull'aria calda del deserto che avrei respirato a pieni polmoni sopportando temperature inaudite, non dirò nulla del vento sfacciato dell'oceano, né del cibo dei colori dei sapori dell'hammam e del mediterraneo che non ho mai visto da quel Sud. 
Come intuiscono i miei amati Mercanti di liquore io non ho pazienza, non ne ho avuta mai, e mai come adesso devo impararla, devo impazientirmi. Totò aveva proprio ragione 'ogni limite ha una pazienza' e i limiti (accettabili, relativi, temporanei) dettati dal mio piede, esigono pazienza. Quindi pazienza! se il viaggio salta, pazienza! se sono lenta come una lumaca e la mia capacità di spostamento scade come i parchimetri solo a metri non a minuti, pazienza! se le benedette stampelle cadono almeno 10 volte al giorno e pazienza! se devo stare reclusa in attesa di ispezione 4 ore al giorno. Pazienza! se non riesco a farmi un bagno (prossimamente nel manuale di sopravvivenza) e pazienza se ho imparato a scomporre ogni azione quotidiana in piccoli segmenti di mosse da svolgere in fila come locomotive di un trenino e possibilmente usando una sola parte del mio corpo per volta. Pazienza! se devo sopportare la sorditudine della vicina di casa e i suoi programmi televisivi inaffrontabili. Pazienza! se devo chiedere aiuto per tutto. Pazienza! Se al centro prenotazioni il telefono risulta staccato negli orari di prenotazione telefonica. Pazienza! Pazienza! Pazienzaaaaa!!!!!


TOTO': 
http://www.youtube.com/watch?v=oa4ymFfNVRk


"I don't have patience, I never had it,
don't talk to me of a trip you'll never make."
As suggested by my beloved Mercanti di liquore (Italian folk music group) I will not talk about the trip to Morocco that I will never make. I'll shut up on that magic ecolodge that I found in the Toubkal National Park, I'll keep myself silent on the hot air that I would have filled my lungs with in the desert withstanding unbearable temperatures, I'll never mention the impudent wind of the ocean, nor the food the colors the tastes the hammam and the Mediterranean sea that I've never experienced before from that side of the South.
As foreseen by my beloved Mercanti di liquore (you now know who they are) I don't have patience, I never had it, and now more then ever I have to learn it, I have to 'empatient' myself. Totò was right indeed 'every limit has its own patience' and the limitations (as acceptable as relative as temporary as they are) due to my foot, demand patience.
Therefore never mind! if the trip is canceled, never mind! if I am as slow as a snail and my ability to move expires like the parking meter just measuring meters and not minutes, never mind! if my holy crutches fall down ten times a day and never mind! if I have to stay confined at home for possible inspection for 4 hours per day.
Never mind! if I cannot take a bath (coming soon on my survival handbook) and never mind! if I learnt how to break down every single daily action into sequences to be performed in a row like engines of a train, possibly using only one part of my body at once. Never mind! if I have to stand my old neighbor's deafness and her 'unfacable' TV programs. Never mind! if I have to ask for help about everything. Never mind! if at the call center to book for visits the telephone is always busy particularly during booking time. Never mind! never mind! never miiinnnnnddddd!!!!!

domenica 24 luglio 2011

in brackets, in a whisper . tra parentesi, a bassa voce

This is a sort of a short term concept blog, being my foot and the compulsory stop the 'concept'. But today it's been a day I've been thinking about something else, since death is the very issue which took over the news. On one side a pointless massacre. On the other one a self-detructive talented woman. In both cases I feel the limit of a human being, that radical loneliness belonging to whom is measure to oneself, and a certain closeness to some sort of insanity. No more words from here tonight. Just dismay.


Questo è una specie di breve blog tematico, il cui "tema'' è il mio piede e l'obbligatorio stop che mi richiede. Ma oggi è stato un giorno in cui ho pensato a tutt'altro, visto che la morte è ciò che imperversa nelle notizie. Da un lato un massacro insensato. Dall'altro una talentuosa donna autodistruttiva. In entrambi i casi sento il limite dell'essere umano, quella radicale solitudine propria di chi è misura a se stesso, e una certa vicinanza a qualche forma di follia. Non ho altre parole stasera. Solo sgomento.

25. alter ego

grazie Fra

venerdì 22 luglio 2011

manuale di sopravvivenza/survival handbook 3: crutches for beginners . stampelle per principianti


It is like falling in love.
You never know how it will end up. 
You really hope the object of your desire will be yours, sooner or later (the sooner the better). You want it so much. All your being is full of strategies, planning, management tricks in order to reach your goal. But no matter how much you struggle, no matter how big the sacrifice, how deep the pain, how serious your commitment, the result doesn't really depend on you. Therefore you take your step, trying not too loose your dignity, keep calm, as balanced as possible, but what will come out of that step, you really cannot foresee. Perhaps another step, luckily a row of steps, happily a life long never ending coupled steps, a scented tango, freestyle walks, skateboard runs, snowboard jumps...who knows, not you. You have to hang on your clutches, close your eyes and 'half-walk', simply try not to fall too hard.


E' come innamorarsi.
Non si sa mai come vada a finire.
Speri che l'oggetto del suo desiderio sia tuo, prima o dopo (meglio prima). Lo vuoi terribilmente. Tutto il tuo essere freme di strategie, pianificazioni, trucchetti per poter raggiungere il tuo obiettivo. Ma non importa quanto combatti, se grande il sacrificio, profondo il dolore, seria l'intenzione, il risultato non dipende davvero da te. Pertanto compi il tuo passo, cercando di non perdere dignità, stai calmo, il più equilibrato possibile, ma quello che accadrà a partire da quel passo, non puoi davvero prevederlo. Forse un altro passo, se sarai fortunato una fila di passi, una vita felice di passi di coppia infiniti, un tango aromatico, camminate freestyle, corse in skateboard, salti sullo snow...chi lo sa, non tu. Tu devi solo aggrapparti alle tue stampelle, chiudere gli occhi e mezzocamminare, cercando di non cadere sul duro

shadow . ombra


shadow . ombra


giovedì 21 luglio 2011

27. if you fall down then what? . anche se cadi che succede?

 At the end I gave up and came to recover for a couple of days at my sister's. Like my oleander did last Saturday, it got sick and I brought it here in this garden to be healed. It seems it worked for it. And as a beginning I fell down the first step of the stairs this morning. Not to loose the thrill of experiencing what  means to loose balance when you can 
count on only one foot, no hands, a bumbag full of things to carry around (an open bottle of water for instance) etc. etc. I didn't curse, I didn't curse loudly at least, there's a 'kid' around. The pain was vertical, since I fell on my sick foot I felt the pain coming up from the heel to the knee. And then floating from there to there. Back and forth. The wrist ached a bit, a bit more then a bit actually. For a while I saw the image of myself bi-plastered: wrist and foot. Not too funny. Then I recall what  my ski teacher used to say, 'if you fall down then what?', then what? then one can rise up again. So did I and here I am.



Alla fine mi sono arresa e sono venuta in convalescenza per un paio di giorni da mia sorella. Come ha fatto il mio oleandro sabato scorso, si è ammalato e l'ho portato in questo giardino a rimettersi. Sembra che funzioni per lui. E tanto per cominciare sono caduta facendo il primo gradino delle scale questa mattina. Per non perdermi l'eccitazione di cosa significhi perdere l'equilibrio quando puoi contare su un solo piede, nessuna mano, una borsa piena di cose da portarsi in giro (come per esempio una bottiglia di acqua aperta) etc. etc. Non ho imprecato, non ho imprecato ad alta voce per lo meno, c'è un 'bambino' in giro. Il dolore è stato verticale, essendo caduta sul mio piede rotto ho sentito il dolore salire dal tallone al ginocchio. E poi fare avanti e indietro da lì a lì. Avanti e indietro. Il polso pure faceva un po' male, un po' più di un po' in effetti. Per un momento mi sono vista bi-ingessata: polso e piede. Non troppo divertente. Poi mi sono ricordata di quanto diceva il mio maestro di sci 'anche se cadi che succede?', che succede? succede che uno si rialza. Così ho fatto e rieccomi. 



mercoledì 20 luglio 2011





'Sapevo che era semplicemente frutto della mia immaginazione. Comunque. Volevo crederci. 
Così ci provai.
E scoprii che ci riuscivo.'
Nicole Krauss, La storia dell'amore, ed. Guanda


'I knew it was simply a product of my imagination. Anyway. I wanted to believe in it.
Therefor I tried.
And I found out that I could.'
Nicole Krauss, The history of love

manuale di sopravvivenza 2 - colazione . breakfast

Quando tutto diventa difficile.


Si può fingere di avere una gamba sinistra fortissima e agilissima, ma comunque sia la capacità di fare la gru è limitata. Soprattutto, nonostante il mio marsupio portaoggetti, alcune cose non possono essere spostate né nel marsupio né con le mani occupate dalle stampelle, né saltando. Sto parlando di liquidi in tazza. Quindi superare velocemente lo sgomento di trovare la macchinetta del caffè da pulire (che vuol dire svitare, svuotare il filtro, sciacquare i tre pezzi), aggiungere acqua, mettere il caffè (che vuol dire zompettare fino al contenitore del caffè, zompettare indietro fino alla macchinetta), avvitare tutto e sperare che il gas sia a portata di braccio. Ho sempre desiderato essere Mr. Fantastic dei Fantastici 4. Diamo per scontata la fase A (tazza di latte già nel microonde), la fase B consiste nello spostare la tazza sul bancone della cucina della distanza percorribile con un salto, e percorrere pertanto a tappe tutta la lunghezza del bancone fino a giungere all'ultimo scaffale. Sedersi al tavolo, fare leggero perno sulla gamba sana, allungarsi allungarsi allungarsi come Mr. Fantastic, e recuperare da seduta la tazza poggiata sul punto più vicino a me. Posarla sul tavolo. Vedere il latte bianco. Bianco. Come quando non si è aggiunto il caffè preparato con il sudore di cui sopra. E decidere che oggi lo volevo proprio così. Bianco.


When everything becomes difficult.


One can pretend to have a very strong and very agile left leg, neverthless the ability to behave like a crane is limited. Furthermore, even if I owe a bumbag  to carry things, some things cannot be moved around neither in the bumbag, nor with hands that are busy with crutches, nor by jumping. I'm talking about liquids when in cup. Therefor overcome the dismay due to realizing the coffee machine is still to be cleaned (that means unscrew it, empty the filter, clean the three pieces the machine is made of), add water, add coffee (that means jumping to the coffee bin, jumping back with it to the coffee machine), screw on everything and hoping the fire is as close as possible. Among the Fantastic 4 I've always dreamt to be Mr. Fantastic. Now let's take for granted Fase A (milk cup is already in the microwave), Fase B consists in moving the cup on the kitchen shelves covering a jumping distance, and so on until the end of the kitchen shelf. Sitting at the table, hinge on the sane foot and stretch, stretch, stretch myself like Mr. Fantastic does, and get the milk cup. Lay it on the table. And consider the white milk. White. As if I didn't add the coffee prepared as sweating as above described. And decide that today I wanted it right like that. White.

manuale di sopravvivenza 1 - farsi una doccia . taking a shower



Farsi la doccia:
- mettere sedia nella doccia
- saltare nella doccia sul piede sano
- appoggiare piede ingessato fuori dalla doccia (quindi senza chiudere le portine)
- staccare lo spruzzino
- dedicarsi alle procedure dovute

Taking a shower:
- put a chair in the shower box
- jump inside on the good foot
- adjust the plaster foot outside the shower box (i.d. not closing the door)
- getting the shower splasher (?)
- proceed with due cleaning actions

28. scafoide tarsale . tarsal scaphoid







Quel triangolino grigio chiaro che aspira a staccarsi da me è un pezzo del mio scafoide, mai avrei immaginato di avere dentro qualcosa con un nome simile! 


That little light grey triangle whose ambition is to leave me is a piece of my scaphoid, I would have never imagined to have something with such a name inside myself!

martedì 19 luglio 2011

ventinove . twentynine

fiori a casa - flowers at home


Chiedo scusa al caso se lo chiamo necessità.
Chiedo scusa alla necessità se tuttavia mi sbaglio.
Non si arrabbi la felicità se la prendo per mia.
Mi perdonino i morti se ardono appena nella mia memoria.
Chiedo scusa al tempo per tutto il mondo che mi sfugge a ogni istante.
Chiedo scusa al vecchio amore se do la precedenza al nuovo.
Perdonatemi, guerre lontane, se porto fiori a casa.
Perdonatemi, ferite aperte, se mi pungo un dito.
Chiedo scusa a chi grida dagli abissi per il disco col minuetto.
Chiedo scusa alla gente nelle stazioni se dormo alle cinque del mattino.
Perdonami, speranza braccata, se a volte rido.
Perdonatemi, deserti, se non corro con un cucchiaio d'acqua.
E tu, falcone, da anni lo stesso, nella stessa gabbia,
immobile con lo sguardo fisso sempre nello stesso punto,
assolvimi, anche se tu fossi un uccello impagliato.
Chiedo scusa all'albero abbattuto per le quattro gambe del tavolo.
Chiedo scusa alle grandi domande per le piccole risposte.
Verità, non prestarmi troppa attenzione.
Serietà, sii magnanima con me.
Sopporta, mistero dell'esistenza, se strappo fili dal tuo strascico.
Non accusarmi, anima, se ti possiedo di rado.
Chiedo scusa al tutto se non posso essere ovunque.
Chiedo scusa a tutti se non so essere ognuno e ognuna.
So che finché vivo niente mi giustifica,
perché io stessa mi sono d'ostacolo.
Non avermene, lingua, se prendo in prestito parole patetiche,
e poi fatico per farle sembrare leggere.
Sotto una piccola stella
Wislawa Szymborska

My apologies to chance for calling it necessity. 
My apologies to necessity in case I'm mistaken. 
Don't be angry, happiness, that I take you for my own. 
May the dead forgive me that their memory's but a flicker. 
My apologies to time for the quantity of world overlooked per second. 
My apologies to an old love for treating a new one as the first. 
Forgive me, far-off wars, for carrying my flowers home. 
Forgive me, open wounds, for pricking my finger. 
My apologies for the minuet record, to those calling out from the abyss. 
My apologies to those in train stations for sleeping soundly at five in the morning. 
Pardon me, hounded hope, for laughing sometimes. 
Pardon me, deserts, for not rushing in with a spoonful of water. 
And you, O hawk, the same bird for years in the same cage, 
staring, motionless, always at the same spot, 
absolve me even if you happen to be stuffed. 
My apologies to the tree felled for four table legs. 
My apologies to large questions for small answers. 
Truth, do not pay me too much attention. 
Solemnity, be magnanimous toward me. 
Bear with me, O mystery of being, for pulling threads from your veil. 
Soul, don't blame me that I've got you so seldom. 
My apologies to everything that I can't be everywhere. 
My apologies to all for not knowing how to be every man and woman. 
I know that as long as I live nothing can excuse me, 
since I am my own obstacle. 
Do not hold it against me, O speech, that I borrow weighty words, 
and then labor to make them light. 
Under a certain little star
Wislawa Szymborska