mercoledì 3 agosto 2011

paolo fresu e lella costa 'passavamo sulla terra leggeri...' . 'we would pass on the earth as light...'

http://www.youtube.com/watch?v=etK9ATMGQnA


Sergio Atzeni “Passavamo sulla terra leggeri” ed. ILISSE
“Passavamo sulla terra leggeri come acqua, disse Antonio Setzu, come acqua che scorre, salta, giù dalla conca piena della fonte, scivola e serpeggia fra muschi e felci, fino alle radici delle sughere e dei mandorli o scende scivolando sulle pietre, per i monti e i colli fino al piano, dai torrenti al fiume, a farsi lenta verso le paludi e il mare, chiamata in vapore dal sole a diventare nube dominata dai venti e pioggia benedetta.
A parte la follia di ucciderci l’un l’altro per motivi irrilevanti, eravamo felici. Le piane e le paludi erano fertili, i monti ricchi di pascolo e fonti. Il cibo non mancava neppure negli anni di carestia. Facevamo un vino colore del sangue, dolce al palato e portatore di sogni allegri. Nel settimo giorno del mese del vento che piega le querce incontravamo tutte le genti attorno alla fonte sacra e per sette giorni e sette notti mangiavamo, bevevamo, cantavamo e danzavamo in onore di Is. Cantare, suonare, danzare, coltivare, raccogliere, mungere, intagliare, fondere, uccidere, morire, cantare, suonare, danzare era la nostra vita. Eravamo felici, a parte la follia di ucciderci l’un l’altro per motivi irrilevanti.”

“We would pass, on the earth, as light as water, Antonio Setzu said, as flowing water that jumps down the full basin of the spring, it slides and twists among musks and ferns, until the roots of cork oaks and almond trees or it goes down by sliding on the rocks, among mounts and hills to the plain, from torrents to the river, getting slow towards the swamps and the sea, called to be steam by the sun, to be cloud, mastered by the winds and blessed rain. Apart from the madness to kill each other for trivial reasons, we were happy. The plains and the swamps were fertile, mountains were rich in grazing and springs. Food was enough even during famines. We made blood red wine, sweetening the palate and  carrying cheerful dreams. On the seventh day of the month of the wind, the one bending the oaks, we would meet, all the peoples around the holy spring and for seven days and seven nights we would eat, drink, sing and dance honouring Is. Singing, playing, dancing, cultivating, harvesting, milking, carving, melting, killing, dying, singing, playing, dancing that was our life. We were happy, apart from the madness of killing each other for trivial reasons.”

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