lunedì 25 luglio 2011

24. ogni limite ha una pazienza . every limit has a patience

"Io non ho pazienza, non l'ho avuta mai,
non parlarmi di un viaggio che poi non farai."
Come suggeriscono i miei amati Mercanti di liquore non parlerò del viaggio in Marocco che non farò. Zitta sul magico ecolodge che avevo individuato nel parco naturale del Toubkal, muta sull'aria calda del deserto che avrei respirato a pieni polmoni sopportando temperature inaudite, non dirò nulla del vento sfacciato dell'oceano, né del cibo dei colori dei sapori dell'hammam e del mediterraneo che non ho mai visto da quel Sud. 
Come intuiscono i miei amati Mercanti di liquore io non ho pazienza, non ne ho avuta mai, e mai come adesso devo impararla, devo impazientirmi. Totò aveva proprio ragione 'ogni limite ha una pazienza' e i limiti (accettabili, relativi, temporanei) dettati dal mio piede, esigono pazienza. Quindi pazienza! se il viaggio salta, pazienza! se sono lenta come una lumaca e la mia capacità di spostamento scade come i parchimetri solo a metri non a minuti, pazienza! se le benedette stampelle cadono almeno 10 volte al giorno e pazienza! se devo stare reclusa in attesa di ispezione 4 ore al giorno. Pazienza! se non riesco a farmi un bagno (prossimamente nel manuale di sopravvivenza) e pazienza se ho imparato a scomporre ogni azione quotidiana in piccoli segmenti di mosse da svolgere in fila come locomotive di un trenino e possibilmente usando una sola parte del mio corpo per volta. Pazienza! se devo sopportare la sorditudine della vicina di casa e i suoi programmi televisivi inaffrontabili. Pazienza! se devo chiedere aiuto per tutto. Pazienza! Se al centro prenotazioni il telefono risulta staccato negli orari di prenotazione telefonica. Pazienza! Pazienza! Pazienzaaaaa!!!!!


TOTO': 
http://www.youtube.com/watch?v=oa4ymFfNVRk


"I don't have patience, I never had it,
don't talk to me of a trip you'll never make."
As suggested by my beloved Mercanti di liquore (Italian folk music group) I will not talk about the trip to Morocco that I will never make. I'll shut up on that magic ecolodge that I found in the Toubkal National Park, I'll keep myself silent on the hot air that I would have filled my lungs with in the desert withstanding unbearable temperatures, I'll never mention the impudent wind of the ocean, nor the food the colors the tastes the hammam and the Mediterranean sea that I've never experienced before from that side of the South.
As foreseen by my beloved Mercanti di liquore (you now know who they are) I don't have patience, I never had it, and now more then ever I have to learn it, I have to 'empatient' myself. Totò was right indeed 'every limit has its own patience' and the limitations (as acceptable as relative as temporary as they are) due to my foot, demand patience.
Therefore never mind! if the trip is canceled, never mind! if I am as slow as a snail and my ability to move expires like the parking meter just measuring meters and not minutes, never mind! if my holy crutches fall down ten times a day and never mind! if I have to stay confined at home for possible inspection for 4 hours per day.
Never mind! if I cannot take a bath (coming soon on my survival handbook) and never mind! if I learnt how to break down every single daily action into sequences to be performed in a row like engines of a train, possibly using only one part of my body at once. Never mind! if I have to stand my old neighbor's deafness and her 'unfacable' TV programs. Never mind! if I have to ask for help about everything. Never mind! if at the call center to book for visits the telephone is always busy particularly during booking time. Never mind! never mind! never miiinnnnnddddd!!!!!

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